Cognomi in Italia

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Storie, tipologie, significati e statistiche in 450 domande e risposte.

La formula delle domande e risposte è una strategia grafica e mnemonica per suddividere più chiaramente il testo in brevi paragrafi. Ma è anche una modalità scelta per rispecchiare le legittime curiosità dei lettori, molti dei quali si saranno certamente posti, almeno una volta, qualcuna delle 450 domande che formano il volume. L’indice finale e la raccolta dei paragrafi domanda/risposta in undici capitoli offrono la possibilità di selezionare gli argomenti che maggiormente possono interessare il lettore. Il testo vuol far sapere che cognome non nasce per caso, ha una sua storia e questa storia è articolata, cambia nel tempo e nello spazio: e far scoprire come per esempio sia difficile rispondere alle domande più ricorrenti, come “quando sono nati i cognomi?” o più ingenuamente “chi li ha inventati?”. Vuole divulgare anche presso un ampio pubblico il fatto che nei nostri cognomi sono sedimentate immagini di storia, di geografia, di tradizioni popolari di importanza notevole. Spesso nomi di mestieri, di oggetti, di luoghi e altre voci del lessico comune sono sopravvissuti esclusivamente in onomastica, mentre sono spariti dalla lingua italiana e dai dizionari. Altre volte si tratta di forme che mantengono vive, a livello nazionale, termini dialettali ormai in disuso. Nei cognomi si sono cristallizzate forme latine, greche antiche o bizantine, longobarde, franche, arabe, normanne, catalane, francesi, provenzali, castigliane, slave, che non troviamo neppure tra i nomi di persona e tanto meno nella lingua italiana. Conoscere la provenienza di un cognome, scoprirne il significato, saperne il suo grado di diffusione in Italia vuol dire aggiungere qualche notizia in più sulla storia personale di ciascuno di noi, ma anche sulle vicende demografiche, gli antichi stili di vita, la storia della lingua di tutta la nazione. Il volume si articola in 11 capitoli. Il primo riporta alcune domande generali, di carattere introduttivo, rispondendo nello stesso tempo ad alcune tra le più diffuse curiosità e sfatando alcune false credenze piuttosto diffuse. Il secondo si occupa della storia e della formazione dei cognomi, tema come si diceva complesso, dove le certezze non sono superiori ai dubbi e ai punti ancora oscuri da chiarire. Nel terzo capitolo vengono spiegate le tipologie semantiche dei nostri cognomi. Il quarto si occupa di fonetica, di morfologia e di sintassi. Il repertorio dei nostri cognomi si è venuto a formare, come accennato, dalla stratificazione di varie lingue – antiche, medievali, anche moderne – e dalle varietà dialettali: è questo il tema portante del quinto capitolo. Il sesto si occupa invece della distribuzione dei cognomi sul territorio. Nel settimo capitolo ci si occupa della presenza dei cognomi italiani nel mondo – o almeno in alcuni Paesi terminali di movimenti migratori – e della crescente percentuale di cognomi stranieri in Italia portati dai migranti degli ultimi decenni, L’ottavo capitolo riporta sulle statistiche: sono indicati i cognomi più numerosi in ogni regione, i più tipici ed esclusivi delle stesse regioni (che non sempre coincidono con i primi per frequenza), nonché i più presenti in ciascun comune italiano: i primi 20 per le 40 città più popolose, i primi 10 per tutti i capoluoghi di provincia i primi 5 per i municipi non capoluogo con almeno 20 mila abitanti, oltre ai primi 200 a livello nazionale. Nel nono si parla di curiosità e in particolare scoprirete quanti cognomi corrispondono a cibi di ogni tipo, bevande, fiori, colori, oggetti, veicoli, strumenti musicali, elementi chimici, forme geometriche, capi di abbigliamento, tessuti, pietre preziose, monete, ecc. Segue il capitolo intitolato “Dove finiscono i cognomi”, ovvero come si trasformano: in nomi personali, in toponimi, in odonimi (denominazioni di aree di circolazione: strade, viali, piazze, vicoli…), in nomi scientifici di piante, minerali, patologie mediche, termini della fisica e della chimica, nomi comuni, marchi commerciali e altro ancora. Con una sezione dedicata ai cognomi utilizzati dagli autori in letteratura e nella finzione in generale, compresi i nomi d’arte. L’ultima sezione del volume fa il punto sul presente del repertorio cognominale, tra passato e futuro, occupandosi della sempre più dibattuta trasmissione del cognome (ancora oggi in genere solo paterno) e delle possibilità concesse dalle leggi di cambiare il proprio cognome se ritenuto sgradevole o di aggiungerne un altro per motivi affettivi o altro. Il testo nasce da 25 anni di studi sui cognomi e vorrebbe essere utili tanto ai linguisti di professione e agli specialisti di altre discipline, quanto a quel pubblico di amatori che sono incuriositi dai nomi propri e dai nomi di famiglia in particolare, e inoltre agli studenti delle scuole superiori e universitari, nei cui curricula di studi l’onomastica è rarissimamente presente, anche per la carenza di manuali.

La formula delle domande e risposte è una strategia grafica e mnemonica per suddividere più chiaramente il testo in brevi paragrafi. Ma è anche una modalità scelta per rispecchiare le legittime curiosità dei lettori, molti dei quali si saranno certamente posti, almeno una volta, qualcuna delle 450 domande che formano il volume. L’indice finale e la raccolta dei paragrafi domanda/risposta in undici capitoli offrono la possibilità di selezionare gli argomenti che maggiormente possono interessare il lettore. Il testo vuol far sapere che cognome non nasce per caso, ha una sua storia e questa storia è articolata, cambia nel tempo e nello spazio: e far scoprire come per esempio sia difficile rispondere alle domande più ricorrenti, come “quando sono nati i cognomi?” o più ingenuamente “chi li ha inventati?”. Vuole divulgare anche presso un ampio pubblico il fatto che nei nostri cognomi sono sedimentate immagini di storia, di geografia, di tradizioni popolari di importanza notevole. Spesso nomi di mestieri, di oggetti, di luoghi e altre voci del lessico comune sono sopravvissuti esclusivamente in onomastica, mentre sono spariti dalla lingua italiana e dai dizionari. Altre volte si tratta di forme che mantengono vive, a livello nazionale, termini dialettali ormai in disuso. Nei cognomi si sono cristallizzate forme latine, greche antiche o bizantine, longobarde, franche, arabe, normanne, catalane, francesi, provenzali, castigliane, slave, che non troviamo neppure tra i nomi di persona e tanto meno nella lingua italiana. Conoscere la provenienza di un cognome, scoprirne il significato, saperne il suo grado di diffusione in Italia vuol dire aggiungere qualche notizia in più sulla storia personale di ciascuno di noi, ma anche sulle vicende demografiche, gli antichi stili di vita, la storia della lingua di tutta la nazione. Il volume si articola in 11 capitoli. Il primo riporta alcune domande generali, di carattere introduttivo, rispondendo nello stesso tempo ad alcune tra le più diffuse curiosità e sfatando alcune false credenze piuttosto diffuse. Il secondo si occupa della storia e della formazione dei cognomi, tema come si diceva complesso, dove le certezze non sono superiori ai dubbi e ai punti ancora oscuri da chiarire. Nel terzo capitolo vengono spiegate le tipologie semantiche dei nostri cognomi. Il quarto si occupa di fonetica, di morfologia e di sintassi. Il repertorio dei nostri cognomi si è venuto a formare, come accennato, dalla stratificazione di varie lingue – antiche, medievali, anche moderne – e dalle varietà dialettali: è questo il tema portante del quinto capitolo. Il sesto si occupa invece della distribuzione dei cognomi sul territorio. Nel settimo capitolo ci si occupa della presenza dei cognomi italiani nel mondo – o almeno in alcuni Paesi terminali di movimenti migratori – e della crescente percentuale di cognomi stranieri in Italia portati dai migranti degli ultimi decenni, L’ottavo capitolo riporta sulle statistiche: sono indicati i cognomi più numerosi in ogni regione, i più tipici ed esclusivi delle stesse regioni (che non sempre coincidono con i primi per frequenza), nonché i più presenti in ciascun comune italiano: i primi 20 per le 40 città più popolose, i primi 10 per tutti i capoluoghi di provincia i primi 5 per i municipi non capoluogo con almeno 20 mila abitanti, oltre ai primi 200 a livello nazionale. Nel nono si parla di curiosità e in particolare scoprirete quanti cognomi corrispondono a cibi di ogni tipo, bevande, fiori, colori, oggetti, veicoli, strumenti musicali, elementi chimici, forme geometriche, capi di abbigliamento, tessuti, pietre preziose, monete, ecc. Segue il capitolo intitolato “Dove finiscono i cognomi”, ovvero come si trasformano: in nomi personali, in toponimi, in odonimi (denominazioni di aree di circolazione: strade, viali, piazze, vicoli…), in nomi scientifici di piante, minerali, patologie mediche, termini della fisica e della chimica, nomi comuni, marchi commerciali e altro ancora. Con una sezione dedicata ai cognomi utilizzati dagli autori in letteratura e nella finzione in generale, compresi i nomi d’arte. L’ultima sezione del volume fa il punto sul presente del repertorio cognominale, tra passato e futuro, occupandosi della sempre più dibattuta trasmissione del cognome (ancora oggi in genere solo paterno) e delle possibilità concesse dalle leggi di cambiare il proprio cognome se ritenuto sgradevole o di aggiungerne un altro per motivi affettivi o altro. Il testo nasce da 25 anni di studi sui cognomi e vorrebbe essere utili tanto ai linguisti di professione e agli specialisti di altre discipline, quanto a quel pubblico di amatori che sono incuriositi dai nomi propri e dai nomi di famiglia in particolare, e inoltre agli studenti delle scuole superiori e universitari, nei cui curricula di studi l’onomastica è rarissimamente presente, anche per la carenza di manuali.

 

Titolo: Cognomi in Italia

Sottotitolo: Storie, tipologie, significati e statistiche in 450 domande e risposte

Autore: Enzo Caffarelli

Curatore: –

Prefazione: Francesco Sestito

Formato: 13×21

Pagine: 320

Anno edizione: 2016

COD: Z3453 Categoria:

Titolo: Cognomi in Italia

Sottotitolo: Storie, tipologie, significati e statistiche in 450 domande e risposte

Autore: Enzo Caffarelli

Curatore: –

Prefazione: Francesco Sestito

Formato: 13×21

Pagine: 320

Anno edizione: 2016

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